
la “confisca senza condanna”al crocevia tra roma e strasburgo: il nodo della presunzione di innocenza
14 Novembre 2023 | Diritto Contemporaneo, Prassi e Documenti
di Vittorio Manes “Io non capisco come si possa parlare di delitto, senza che sia stata pronunciata una sentenza, né come sia possibile, sempre senza una precedente sentenza, infliggere una pena”.
SOMMARIO: 1. Le questioni sul tappeto – 2. Lo statuto “costituzionalmente ambiguo” della confisca urbanistica e la posizione della Corte EDU nei casi Sud Fondi c. Italia e Varvara c. Italia – 3. Le questioni di costituzionalità sollevate dalla Corte di Cassazione e dal Tribunale di Teramo – 4. La soluzione della Corte costituzionale: una sentenza di inammissibilità puntellata su diversi “vizi” – 4.1. L’erronea individuazione della norma oggetto di censura – 4.2. Il difetto di motivazione in ordine alla rilevanza nel giudizio a quo – 4.3. Il “duplice, erroneo presupposto interpretativo” condiviso dai rimettenti – 5. Le indicazionisull’utilizzo della giurisprudenza europea e i caveat della Corte – 6. La giurisprudenza europea ulteriormente rilevante per l’inquadramento del problema – 6.1. La necessità di una condanna formale e la lettura sistematica delle garanzie convenzionali: il nodo della presunzione di innocenza (art. 6 § 2 CEDU) – 6.2. Le differenze tra i casi Sud Fondi c. Italia e Varvara c. Italia: la prospettiva della legalità (art. 7 § 1 CEDU) e la prospettiva della presunzione di innocenza (art. 6 § 2 CEDU) – 7. Qualche (provvisoria) conclusione: limiti e prospettive della confisca urbanistica “senza condanna”