congelamento della ricchezza illecita: i ministri della giustizia della ue hanno unanimemente condiviso la nuova proposta di direttiva europea
30 Giugno 2023 | news
L’UE si sta adoperando per dotare gli Stati membri di strumenti migliori per combattere la criminalità organizzata e i relativi profitti illeciti. Oggi i ministri della Giustizia hanno concordato la posizione del Consiglio su un progetto di direttiva riguardante il recupero e la confisca dei beni. Nella direttiva sono stabilite norme minime sul reperimento, l’identificazione, il congelamento, la confisca e la gestione di beni di origine criminale.
“Nella lotta contro la criminalità organizzata è essenziale impedire ai criminali l’accesso ai loro proventi illeciti. La posizione del Consiglio su questo progetto di direttiva è un importante passo avanti nel garantire che il crimine non paghi”, Gunnar Strömmer, ministro svedese della Giustizia
Le norme proposte si applicheranno a un’ampia gamma di reati, tra cui la violazione delle misure restrittive, una volta che sarà stata adottata la direttiva relativa alla definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell’Unione. Coloro che fanno affari con persone o imprese figuranti negli elenchi di sanzioni dell’UE e ne traggono profitto vedranno confiscati i loro proventi, esattamente come succede per i trafficanti di esseri umani o i cartelli della droga.
La nuova direttiva imporrà inoltre agli Stati membri l’obbligo di garantire che le amministrazioni che si occupano del reperimento, del congelamento e della gestione di denaro legato ad attività illecite dispongano di personale qualificato e di adeguate risorse finanziarie, tecniche e tecnologiche.
Rafforzamento degli uffici per il recupero dei beni
Una volta adottata, la nuova direttiva si tradurrà in maggiori competenze degli uffici per il recupero dei beni, al fine di garantire che le amministrazioni nazionali dispongano degli strumenti per reperire il denaro legato ad attività illecite. Le nuove norme agevoleranno la cooperazione transfrontaliera di questi uffici. Verrà rafforzata la condivisione delle informazioni tra gli uffici per il recupero dei beni nei diversi Stati membri.
Per consentire agli uffici per il recupero dei beni di svolgere i loro compiti, le amministrazioni degli Stati membri dovranno garantire loro l’accesso alle banche dati e ai registri nazionali pertinenti. In alcuni casi l’accesso dovrebbe essere immediato e diretto.
Confisca di patrimonio ingiustificato
Dato che il crimine è per sua natura un’attività clandestina, non è sempre possibile collegare i beni rinvenuti nel corso di un’indagine penale a una specifica attività criminosa. Una nuova norma sulla confisca di patrimonio ingiustificato – una novità per molti Stati membri – consentirà la confisca, a determinate condizioni, di beni ottenuti grazie al coinvolgimento in attività della criminalità organizzata. Per questo tipo di confisca non sarà necessaria una condanna penale, ma è indispensabile che un’autorità giudiziaria sia convinta che il bene in questione sia frutto di una condotta criminosa.
Gestione dei beni
Gli Stati membri dovranno designare autorità (uffici per la gestione dei beni) che si occupino di gestire i beni congelati o confiscati direttamente oppure di fornire sostegno e consulenza ad altri organi responsabili della gestione di beni congelati o confiscati. In determinati casi, saranno inoltre tenuti ad autorizzare, anche prima di una confisca definitiva, il trasferimento o la vendita dei beni congelati, ad esempio quando si tratta di beni deteriorabili.
Contesto e prossime tappe
Secondo i dati di Europol, le organizzazioni criminali realizzano entrate stimate che ammontano almeno a 139 miliardi di EUR l’anno. Privare i criminali di questi profitti illeciti è essenziale per smantellare le attività dei gruppi criminali ed evitarne l’infiltrazione nell’economia legale.
Malgrado l’esistenza di una serie di normative dell’UE sul reperimento e la confisca di beni illeciti, nel 2020 il Consiglio ha invitato la Commissione a rafforzare il quadro giuridico in materia. Anche il Parlamento europeo ha chiesto norme più rigorose sul recupero dei beni. La proposta di direttiva in questione è stata presentata il 25 maggio 2022.
Sulla base dell’orientamento generale concluso oggi, il Consiglio potrà avviare i negoziati con il Parlamento europeo per definire un testo giuridico definitivo.