
lo statuto convenzionale e costituzionale delle misure di prevenzione, personali e patrimoniali. gli effetti della sentenza della corte costituzionale 24/2019
18 Ottobre 2020 | Prassi e Documenti
di Francesco Menditto pubblicato in Giurisprudenza Penale
Un’analisi delle misure di prevenzione, per come le conosciamo oggi, non può prescindere da alcuni cenni sulla loro evoluzione. La fisionomia degli istituti, soprattutto se giovani e inizialmente estranei all’area del diritto, come quello in esame, è fortemente influenzata dalla loro origine e dalla loro evoluzione .
Solo un dibattito franco e depurato dalle inutili scorie che derivano dal passato può consentire, da un lato, di ricomprendere queste misure tra il diritto di serie “A”, riconoscendo le imprescindibili garanzie sostanziali e procedimentali derivanti dalla Cedu e dalla Costituzione, dall’altro, di prestare una costante attenzione verso misure cui il legislatore ricorre quando non riesce a fare fronte alle esigenze di sicurezza con gli ordinari strumenti .
Per lungo tempo una funzione preventiva è stata ipotizzata esclusivamente per le misure applicate nei confronti della persona. In un periodo in cui la proprietà veniva considerata il fondamento dei diritti, e il primo codice civile dell’Italia unita era definito “Codice delle proprietà”, misure di carattere preventivo, svincolate dall’accertamento della responsabilità penale, non potevano che essere rivolte solo alla persona, con una funzione di polizia di sicurezza.