
il disincentivo all’investimento di capitali stranieri non configura fiscalmente una restrizione alla libera circolazione dei capitali.
01 Agosto 2020 | news
Con la sentenza del 30.04.2020, la Corte di Giustizia Europea, emessa nella causa C-565/18,pronunciandosi sulla pregiudiziale proposta dalla CTR della Lombardia sull’interpretazione degli articoli 18, 56 e 63 TFUE (Imposta sulle transazioni finanziarie) ha statuito che, nel campo fiscale, al fine della configurabilità di una restrizione alla libera circolazione dei capitali, non è di per sé sufficiente che la misura di uno Stato membro disincentivi i non residenti dall’investire in strumenti finanziari nazionali, essendo invece necessario che la misura controversa stabilisca una discriminazione diretta o indiretta specificamente a scapito delle operazioni transfrontaliere.